Generale Antonio Cesaretti relazione allo Stato Maggiore del RE 1944
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Generale Antonio Cesaretti relazione allo Stato Maggiore del RE 1944

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Importante documento originale d epoca , trattasi della relazione difensiva del Generale di Brigata Antonio Cesaretti , Comandante  della Brigata MACERATA ,di stanza in Yugoslavia durante la guerra , per il comportamento tenuto durante l infamia dell 8 Settembre del 1943.

E' molto interessante leggere la sua difesa , seguire i fatti e , le vicende e gli ordini ricveuti dal Generale  prima e dopo l 8 Settembre.

Innanzitutto , tra le righe , si evince che alcuni alti gradi dell Esercito erano a conoscenza di quanto stava per accadere....infatti il Generale Cesaretti scrive che prima del 8 Settembre il Generale Gardina  Vincenzo aveva inviato delle disposizioni molto precise ad alcuni Comandi quali :

- alleggerire i Corpi d Armata, i reparti , affinche i reparti potessero essere mesi in condizioni di muoversi per " operazioni di campagna" e cedere "con regolari verbali" materiali e opere non trasportabili all Esercito Croato....e ripiegare verso Delnice , da Ogulin dove era dislocata la brigata , in pratica una mezza ritirata per avere le truppe poi a Trieste e quindi in Italia.

Dal giorno 8 settembre quando il Generale alle ore 19.00 di sera riceve la prima telefonata evolve la situazione e il Generale organizza una sorta di resistenza , il giorno 9 Settembre succede il primo fatto curioso, il Generale riceve l ordine di prendere contatti con i partigiani yugolsavi e considerarli " amici ed alleati"e consegnare loro armi.

Dal 10 settembre la situazione si complica in quanto il Generale non sapendo piu con chi relazionarsi si trova a dover difendere la Brigata dai tedeschi, dagli ustasha e in pratica anche  dai partigiani i quali pretendono di essere armati dagli stessi italiani a cui chiedono fucili, munizioni , bombe etc etc.

Da qui la relazione continua fino al suo arrivo a Fiume il 13 Settembre dove incontra il Generale Gambara che lo nomina Intendente della Piazza di Fiume per la riorganizzazione del V° Corpo d Armata in quanto tutti gli altri Comandanti erano svaniti  nel nulla.

A Fiume il Comando tedesco di fatto prende in mano la situazione  e proclama che tutti i Generali che avevano consegnato le armi ai partigiani croati sarebbero stati fucilati e arrestano il Generale Gardina Vincenzo, che poi dopo alcuni giorni verra rilasciato

Da qui inizia la sceneggiata all italiana , dove i tedeschi chiedono agli italiani , ai Comandanti , di aderire alla difesa di Fiume ma i "nostri" declinano e chiedono di essere rimpatriati a Trieste , cosa che fece anche il Generale Cesaretti.

Da Trieste la relazione descrive le sue traversie a raggiungere il fronte italiano del Sud per riunirsi ai Monarchici.

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